martedì 23 maggio 2023

Quando il bambino era bambino - Poesia di Peter Handke

Quando il bambino era bambino,

se ne andava a braccia appese.

Voleva che il ruscello fosse un fiume,

il fiume un torrente;

e questa pozza, il mare.

Quando il bambino era bambino,

non sapeva d'essere un bambino.

Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.

Quando il bambino era bambino,

su niente aveva un'opinione.

Non aveva abitudini.

Sedeva spesso a gambe incrociate,

e di colpo sgusciava via.

Aveva un vortice tra i capelli,

e non faceva facce da fotografo.

Quando il bambino era bambino,

era l'epoca di queste domande.

Perché io sono io, e perché non sei tu?

Perché sono qui, e perché non sono lí?

Quando é cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio?

La vita sotto il sole, é forse solo un sogno?

Non é solo l'apparenza di un mondo davanti a un mondo,

quello che vedo, sento e odoro?

C'é veramente il male e gente veramente cattiva?

Come puó essere che io, che sono io, non c'ero prima di diventare?

E che un giorno io, che sono io, non saró piú quello che sono?

Quando il bambino era bambino,

per nutrirsi gli bastavano pane e mela,

ed é ancora cosí.

Quando il bambino era bambino,

le bacche gli cadevano in mano,

come solo le bacche sanno cadere. ed é ancora cosí.

Le noci fresche gli raspavano la lingua, ed é ancora cosí.

A ogni monte, sentiva nostalgia di una montagna ancora piú alta,

e in ogni cittá, sentiva nostalgia di una cittá ancora piú grande.

E questo, é ancora cosí.

Sulla cima di un albero,

prendeva le ciliegie tutto euforico, com'é ancora oggi.

Aveva timore davanti ad ogni estraneo, e continua ad averne.

Aspettava la prima neve, e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino,

lanciava contro l'albero un bastone, come fosse una lancia.

E ancora continua a vibrare.




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