venerdì 23 giugno 2017

Ahmed Al-Shahawi








Che cos'è l'inferno? - chiesi.

Amare
Senza eco,

Chiedere
Senza una risposta,

Scrivere
Senza avere lettori,

Dormire
Senza che nessuno riempia i tuoi sogni,

Fare voti
Senza che ci siano dei,

Avere una chiave
E non avere casa,

Aprire la mano
E non trovare una donna che la legga.

Ahmed Al-Shahawi

lunedì 19 giugno 2017

Stringiti a me








Stringiti a me,

abbandonati a me,
sicura.
Io non ti mancherò
e tu non mi mancherai.
Troveremo,
troveremo la verità segreta
su cui il nostro amore
potrà riposare per sempre,
immutabile.
Non ti chiudere a me,
non soffrire sola,
non nascondermi il tuo tormento!

Parlami,
quando il cuore
ti si gonfia di pena.
Lasciami sperare
che io potrei consolarti.
Nulla sia taciuto fra noi
e nulla sia celato.
Oso ricordarti un patto
che tu medesima hai posto.
Parlami
e ti risponderò
sempre senza mentire.

Lascia che io ti aiuti,
poiché da te
mi viene tanto bene!

~Gabriele D’annunzio

venerdì 16 giugno 2017

CH'IO SAPPIA PERDERMI PER RITROVARMI...



Io voglio amare, amar perdutamente!
Amar sol per amare, qui… altrove…
Più Questo e Quello, l’altro e tutto il mondo…
Amare! Amare! E non amar nessuno!
Ricordare? Dimenticare? Indifferente!..
Prendere o lasciare? E’ bene? E’ male?
Chi dice che si può amar qualcuno
per la vita intera è perchè mente!
C’è una sola primavera in ogni vita:
E si deve cantar così fiorita,
Perchè la voce che Dio ci ha dato è per cantare!
E se un dì dovrò essere polvere, cenere e nulla,
Che la mia notte si trasformi in alba,
Ch’io sappia perdermi… per ritrovarmi…

§ Florbela Espanca. §

giovedì 15 giugno 2017

Luigi Pirandello






E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.

§ Luigi Pirandello. §

domenica 11 giugno 2017

HO SENTITO IL SAGGIO INDIANO




Ho sentito il saggio Indiano
Dire che non c'è il tempo.
Ma credo nell'immagine non scolpita
Che il mio specchio mi mostra
Mentre vedo la faccia di mia madre
Emergere dai miei lineamenti che invecchiano,
E le palpebre pesanti di mia nonna
Mentre i miei occhi si fanno più piccoli.
C'è tempo
Perché siamo mortali. C'è
Morte perché siamo
Nulla. C'è amore
Perché siamo folli
E vogliamo essere felici per sempre.

love and politics-judith malina
a cura di Cristina Valenti
traduzione Alberto Masala
Il genio esiliato Nazin Hikmet

(Varna, 1951)

sabato 10 giugno 2017

Mario Benedetti

Di tanto in tanto la gioia
tira sassolini alla mia finestra
vuole avvisarmi che è lì che aspetta
ma io mi sento tranquillo
direi quasi in pace
conservo l’angoscia in un angolo nascosto
e poi mi stendo guardando il soffitto
che è una posizione sicura e confortevole
per filtrare cose nuove e crederci
chissà dove fermerò le mie prossime impronte
e quando la mia storia sarà conclusa
chissà quali consigli mi inventerò ancora
che scuse troverò per non seguirli.
E sia! non giocherò allo sfratto
non tatuerò il ricordo con l’oblio
resta ancora molto da dire e da tacere
e resta ancora molta uva da riempire la bocca
E sia! mi do per convinto
che la gioia non tiri più sassolini
aprirò la finestra
aprirò la finestra.


venerdì 9 giugno 2017

Vorrei essere ciò che ho voglia di essere.



Vorrei essere ciò
che ho voglia di essere
– dietro il sipario della follia:
mi occuperei dei fiori
per tutto il giorno;
dipingerei il dolore,
l’amore e la tenerezza,
riderei di tutto cuore
dell’idiozia degli altri
e tutti direbbero:
poverina, è matta.
(Soprattutto, riderei di me.)
Costruirei un mondo che,
finché vivessi,
andrebbe d’accordo
con tutti i mondi. […]

§ Frida Kahlo. §

venerdì 2 giugno 2017

Non lamentarti




Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno,
di niente,
perché in fondo Tu
hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine
o della tua sorte, affrontala
con valore e accettala.
In un modo o in un altro è il risultato
delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso o
continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento
è buono per cominciare e che nessuno é
così terribile per cedere.
Non dimenticare che la causa del tuo presente
é il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore e ad essere piú grande,
che è il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte e finirai di essere
una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati,
combatti, cammina, deciditi e
trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino è il pretesto dei falliti.


(Pablo Neruda)

giovedì 1 giugno 2017

Picasso





Lo dico con orgoglio, non ho mai considerato la pittura come un'arte di puro intrattenimento e distrazione.Io volevo ,tramite il disegno e il colore che erano le mie armi, penetrare nella conoscenza degli uomini e del mondo,affinchè questa conoscenza ci rendesse ogni giorno più liberi...Sì sono consapevole di aver lottato con la mia pitura come un vero rivoluzionario!

L’utilità di un sasso





C’era una volta. in un inverno freddissimo, un uccellino che volava su un campo innevato.
Avendo le zampette piene di neve cercava un posto su cui appoggiarsi.
Dall’alto sembrava che tutto fosse ricoperto di neve.
Scendendo più in basso, però, si accorse che c’era una pietra che ne era priva.
Allora l’uccellino si avvicinò e chiese al sasso: “Scusami, sono infreddolito e ho le zampette piene di neve, posso poggiarmi su di te per qualche istante?”
Il sasso lo guardò e subito disse “Ma certo!”.
L’uccellino si posò, si asciugò le zampette e dopo qualche minuto riprese il viaggio.
Nel ripartire disse alla pietra: “Grazie, sei stato veramente gentile, eri l’unico su cui potevo poggiarmi. Ti sarò sempre debitore”.
Ma il sasso rispose: “Grazie a te! Ora non mi chiederò più che ci sto a fare”. (dal web)