Stanotte ho visto
un uomo morire.
A poco a poco
stanotte, ho visto
un uomo morire.
Il suo cuore, il suo infinito,
soffocati nelle ortiche
di un mondo che non era il suo,
ansia senza origine, lacerante
memoria che non è ricordo,
vento che spazza, istante
dopo istante, la coscienza
sofferta di una immodificabile
struttura.
Stanotte ho visto
un uomo morire.
In un altro luogo,
stanotte,la luna ha preso
il suo volto, gioca, si tuffa,
penetra in una finestra dischiusa,
rischiara un corpo di donna,
avvolta in un pigiama, ma nuda,
nuda nei suoi pensieri,
attende, con pianto forzato,
il coraggio di annullare,
cancellare, bruciare,
l'ammasso di una pietà
per una nuova primavera.
Stanotte ho visto
un uomo morire.
La luna illumina il suo volto
e mi accorgo che non è un uomo,
ma una macchina, un robot, un automa.
Stanotte non mi sono vestita di nero
ma di bianco, solo di bianco,
per andare incontro
alla nuova primavera,
ritrovando me stessa,
il mondo, e il vento non spazzerà più,
istante dopo istante, la mia anima
e questo giorno
non sarà che un giorno come gli altri.
Angela
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