lunedì 16 novembre 2020

Qui dove la terra

 

Fendono l’aria le ali,

attraversano il silenzio della neve

che cade, creature della luna,

vanno alla ricerca di cibo,

in una natura selvaggia

che rivela la sua grandezza.

Qui dove la terra entra nell’acqua

e l’acqua entra nella terra,

qui il liquido e il solido s’incontrano

in questa lotta tra terra e mare,

il rotolare dell'onda si infrange

e si spegne. Non c’è qui l’uomo

con la sua volontà.

Le risonanze passano tra i rami,

lasciano una nota sospesa nell’aria,

immerse nella solitudine, nidificano

le mie emozioni e negli abissi

profondamente ramificano.

Qui la natura, con le sue forme

di luci e di colori , mi dà un senso

di malinconia: qui esisteva prima

di me, mi ha vista arrivare,

mi vedrà presto andare via.

(Angela)

sabato 14 novembre 2020

Wisława Szymborska

 Sono io, fammi entrare.

Non cerco in te un rifugio per l’eternità.

Non sono infelice.

Non sono senza casa.

Il mio mondo è degno di ritorno.

Entrerò e uscirò a mani vuote.

E come prova d’esserci davvero stata

porterò solo parole,

a cui nessuno presterà fede.




mercoledì 14 ottobre 2020

Foglia d’autunno

 


Mormorava il ruscello

con la sua fonte di acqua pura,

con le sue risate

quando faceva le curve.

Veniva il vento a carezzare 

tutto e i fiori si aprivano

ogni mattino, e le rondini 

cadevano dal cielo

e risalivano con un salto.

Era ancora bello il mondo,

ma io ero cambiata:

piccola foglia staccata 

dal ramo, ondeggiavo lieve

nell’aria, tremula nei miei gialli

ombreggiati di scuri verdognoli,

i bordi  accartocciati all’insù,

come un’inconsapevole

barchetta di carta,

da un bambino dimenticata,

volavo e passavo,

non volevo morire,

non volevo addormentarmi.

(Angela- Notturno- Booksprint Edizioni)


sabato 3 ottobre 2020

Messaggio per l'uomo

 


Egli è il fuoco e il sole; Egli è la luna e le stelle, Egli è l'aria e il mare. Egli è questo fanciullo e questa fanciulla; Egli è questo uomo e questa donna. Egli appare in un numero infinito di forme. Egli non ha inizio nè fine. Egli è la sorgente di tutte le cose. Ciascun essere vivente è distinto e diverso. Ma se solleviamo il velo della diversità, noi vediamo l'unità di tutti gli esseri viventi.

(dalla Shvetashvatara Upanishad)

giovedì 24 settembre 2020

La mondialità è un sogno?

 La mondialità è una visione del mondo, della famiglia umana globale come una comunità di popoli, è un modo di vivere il presente con la coscienza di essere responsabili del futuro del mondo.

Mondialità è tutelare il diritto al futuro e in concreto promuovere gesti, stili di vita e modelli di consumo non autoriferiti, ma aperti al futuro dell’uomo e della natura, secondo un modello di sviluppo sostenibile che consente di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza pregiudicare il soddisfacimento delle generazioni future, in sintesi secondo il principio-responsabilità.(Angela- La mondialtà è un sogno? )

mercoledì 23 settembre 2020

E' proibito

 

È proibito piangere senza imparare,

svegliarti la mattina senza sapere che fare

avere paura dei tuoi ricordi.

È proibito non sorridere ai problemi,

non lottare per quello in cui credi

e desistere, per paura.

Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.

È proibito non mostrare il tuo amore,

fare pagare agli altri i tuoi malumori.

È proibito abbandonare i tuoi amici,

non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto

e chiamarli solo quando ne hai bisogno.

È proibito non essere te stesso davanti alla gente,

fingere davanti alle persone che non ti interessano,

essere gentile solo con chi si ricorda di te,

dimenticare tutti coloro che ti amano.

È proibito non fare le cose per te stesso,

avere paura della vita e dei suoi compromessi,

non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.

È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,

dimenticare i suoi occhi e le sue risate

solo perchè le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.

Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.

È proibito non cercare di comprendere le persone,

pensare che le loro vite valgono meno della tua,

non credere che ciascuno tiene il proprio cammino

nelle sue mani.

È proibito non creare la tua storia,

non avere neanche un momento

per la gente che ha bisogno di te,

non comprendere che ciò che la vita ti dona,

allo stesso modo te lo può togliere.

È proibito non cercare la tua felicità,

non vivere la tua vita pensando positivo,

non pensare che possiamo solo migliorare,

non sentire che, senza di te,

questo mondo non sarebbe lo stesso.

Alfredo Cuervo Barrero




domenica 20 settembre 2020

La serenità



 La serenità è la ricchezza più grande che si possa avere nel cuore, ti lascia vedere la vita nella sua bellezza e ti fa apprezzare le piccole cose, quelle che contano davvero e ti portano ad andare verso gli altri con il giusto atteggiamento di comprensione e fiducia. Ricordiamo sempre che ogni problema ha la sua soluzione, non escludiamo nessuno, nessuno merita di essere escluso dalla grande comunità umana.Ricordiamo anche che non esistono persone infallibili e doniamo il perdono a chi non è stato all'altezza del suo compito. Se dobbiamo lottare facciamolo con la ragionevolezza della non violenza e con il dialogo.Scopriremo che vivere è la più entusiasmante avventura che poteva capitarci. (Angela )


venerdì 18 settembre 2020

Confucio


Un uomo che ha commesso un errore e non lo corregge, sta commettendo un altro errore.



martedì 15 settembre 2020

Senza titolo

 Lasciai cadere il tempo sul tuo nome,come si adagia il marmo sulla terra e

l’acqua si sparge sulle braci. Mi vestii di lutto come le donne che disfano

le culle vuote da tanto le guardano; e vidi il sangue scendere finalmente sulla ferita,

come la cera che si rapprende sul palmo della mano prima di perdersi nelle dita in polvere. 

Se ti dimenticai, fu perché volli qualcuno che mi chiamasse, un corpo che fosse un altro sul mio corpo, una voce offerta per la mattina. 

Ma niente, ma nessuno. Se il tempo non si fosse abbattuto sul tuo nome, avrei potuto almeno ora ricordarti – poiché non c’è lapide senza corpo né cenere che non abbia arso. E la casa è oggi più fredda che mai: lasciai passare il tempo sul tuo nome, e non c’è focolare, non c’è nido, non ci sono figli che si possano perdere da me, né candele per riempire di memoria questo silenzio.

 

Maria do Rosário Pedreira




martedì 8 settembre 2020

Poesia breve


                                               I vagabondi

vascelli nella bianca

luce silenti

a.b


domenica 6 settembre 2020

Settembre

 


Tornato è l'autunno…
rincorre foglie raminghe
che il vento di ponente conduce,
foglie assopite
che alberi silenti abbandonano.
Intanto piove e i pensieri
si fanno cadenti, come ricordi
abbandonati dalla vita.
Le tue ali di silenzio
mi portano verso nuove mete.
Andiamo...
c'è un mare più grande
che non ho mai navigato.
Mi scorri dentro
con la profondità dei tuoi occhi,
occhi grandi
da specchiarmi in te,
dove raccolgo brandelli di lacrime,
smarrite sul volto del tempo.
Nel silenzio della notte,
gli alberi graffiano il buio
e aprono la lama opale
del mattino che, all'orizzonte,
entra nello spazio infinito
e spicca il volo.
Andiamo…

(Angela)

venerdì 4 settembre 2020

 


       Haiku

Giunge settembre-

Su un letto di foglie

il cuore dorme

       Angela

martedì 25 agosto 2020

Gogyohka



Le stelle

bucarono

       il silenzio

         della notte:

      l’infinito

a.b

 



domenica 9 agosto 2020

venerdì 31 luglio 2020

Notturno



In basso,
all’orizzonte,
il mare è una scura
striscia d’acqua…
vi riposa il cielo
solcato da mille stelle.
Immenso
rifugio notturno!
Il tempo
non ha passato
non ha futuro
è scandito
da invisibili ritmi
di sinfonie sconosciute.
(Angela)

venerdì 5 giugno 2020

GLI ALBERI



Parlano poco gli alberi, si sa.
Passano tutta la vita meditando
e muovendo i loro rami.
Basta guardarli in autunno
quando si riuniscono nei parchi:
soltanto i più vecchi conversano,
quelli che donano le nuvole e gli uccelli,
ma la loro voce si perde tra le foglie
e assai poco percepiamo, quasi niente.

È difficile riempire un piccolo libro
coi pensieri degli alberi.
Tutto in essi è vago, frammentario.
Oggi, ad esempio, mentre ascoltavo il grido
di un tordo nero, di ritorno verso casa,
grido ultimo di chi non attende un'altra estate,
ho capito che nella sua voce parlava un albero,
uno dei tanti,
ma non so cosa fare di quel grido,
non so come trascriverlo.

--- Eugenio Montejo. ---




mercoledì 1 gennaio 2020

Le candele – Costantinos Kavafis




Stanno i giorni futuri innanzi a noi

come una fila di candele accese,

dorate, calde e vivide.



Restano indietro i giorni del passato,

penosa riga di candele spente:

le più vicine danno fumo ancora,

fredde, disfatte, e storte.



Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,

la memoria m’accora del loro antico lume.

E guardo avanti le candele accese.



Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,

come s’allunga presto la tenebrosa riga,

come crescono presto le mie candele spente.