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Omaggio a Boris Ryzhy (8/9/1974 - 7/5/2001)
Il 7 maggio 2001 moriva suicida, a
soli 26 anni, il poeta russo Boris Ryzhy, ancora poco conosciuto in Italia.
Di questo poeta ci restano le sue
poesie, le quali le trovo di una bellezza struggente. Boris Ryzhy si congedò
dalla vita con l'ultimo verso della sua poesia d'addio scrivendo: «Vi ho amato
tutti. E sul serio». Oggi voglio ricordarlo con queste due sue poesie:
Non ho camminato nei tuoi sogni
Non ho camminato nei tuoi sogni
né mi sono mostrato in mezzo alla
folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva o meglio cominciava
a piovere (questo verso
lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere, come uno
stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell'autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene
(però mancava sempre un verso o una
rima
per essere felice).
*
Portami lungo viali vuoti
Portami lungo viali vuoti,
parlami di qualche sciocchezza,
pronuncia vagamente un nome.
I lampioni piangono l’estate.
Due lampioni piangono l’estate.
Cespugli di sorbo. Una panchina
umida.
Amore mio, resta con me fino
all’alba,
poi lasciami.
Rimasto come un’ombra offuscata,
vagherò qui ancora un po’, ricorderò
tutto,
la luce accecante, il buio infernale,
io stesso fra cinque minuti sparirò.
Post di Antonio Sacco
Chi vuole saperne di più può
consultare Wikipedia
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Boris_Ry%C5%BEij