venerdì 29 settembre 2023

IL DONO

 

Mi donasti una scatola

piena di nulla

quello che il mondo

ogni giorno

dispensa generoso:

sentii la solitudine,

la peggiore, quella che viene

 dal cuore e che ti soffoca

 in mezzo alla folla.

Si chiuse il mondo,

di colpo scese il sipario,

 di colpo  nascose una storia

 in pieno svolgimento,

di colpo mi ritrovai sola

lontana da una platea

calda, accogliente, in cui

avevo dimenticato la vita.

Ritrovai fuori il vento,

le strade buie e silenti,

alzai gli occhi, guardai

 il cielo: com’era lontano!

Avrei voluto correre

 libera e  tornare

a viaggiare.

Con la speranza

mi abbandonai

a un vago fantasticare

luci variegate, sospese

nel cosmo

su un silenzio freddo,

percepii su di me

la tragica bellezza

della morte

mentre mi rendevo

conto della vita.

© Angela Baldi

venerdì 22 settembre 2023

RUMI

 Ho scelto di amarti in silenzio...

Poiché nel silenzio non trovo rifiuto,

Ho scelto di amarti nella solitudine...

Poiché nella solitudine nessuno ti possiede tranne me,

Ho scelto di adorarti a distanza...

Poiché la distanza mi proteggerà dal dolore,

Ho scelto di baciarti nel vento...

Poiché il vento è più dolce delle mie labbra,

Ho scelto di tenerti nei miei sogni...

Perché nei miei sogni, non hai fine.




lunedì 18 settembre 2023

Nazik al-Mala’ika (Iraq – 1923-2007)

 Arrabbiati, ti amo arrabbiato e ribelle,

rivoluzione cocente, esplosione.

Ho odiato il fuoco che dorme in te,

sii di brace diventa una vena appassionata,

che grida e s’infuria.

Arrabbiati, il tuo spirito non vuole morire non essere

 silenzio innanzi al quale scateno la mia tempesta

.La cenere degli altri mi è sufficiente, tu, invece, sii di brace.

Diventa fuoco ispiratore delle mie poesie.

Arrabbiati, abbandona la dolcezza, non amo ciò che è dolce

il fuoco è il mio patto,

non l’inerzia o la tregua con il tempo

non riesco più ad accettare la

serietà e i suoi toni gravi e tranquilli.

Ribellati al silenzio umiliante

 non amo la dolcezza ti amo pulsante e vivo come un bambino

come una tempesta, come il destino assetato di gloria suprema, nessun

profumo può alterare le tue visioni, nessuna rosa…La pazienza?

È la virtù dei morti.

Nel gelo dei cimiteri, sotto l’egida dei versi

si sono addormentati e abbiamo dato calore alla vita

un calore esaltato,

passione degli occhi e delle gote.

Non ti amo oratore, ma poeta il

cui inno esprime ansia tu canti, sebbene alterato, anche se la tua gola

sanguina e se la tua vena brucia.

Ti amo boato dell’uragano nel vasto

orizzonte bocca tentata dalla fiamma, disprezzando la grandine

dove giacciono desiderio e nostalgia.

Odio le persone immobili aggrotta le

 sopracciglia, mi annoi quando ridi

le colline sono fredde o calde,

 la primavera non è eterna

 il genio, mio caro amico, è cupo e i ridenti sono

 escrescenze della vita

amo in te la sete eruttiva del vulcano

l’aspirazione della notte profonda a incontrare il giorno

 il desiderio della sorgente generosa di stringere le otri

ti voglio fiume di fuoco,

la cui onda non conosce fondo.

Arrabbiati contro la morte maledetta non sopporto più i morti.

Nazik al-Mala’ika (Iraq – 1923-2007)