lunedì 29 aprile 2024

Un amore

 



In un attimo

rivedo la mia vita

da tempo immobile

sotto la finestra

verso il mare

che continua

a cantare per me.

Nel mio cuore

l’infinito:

stringo un sole caldo

tra le braccia

e ti sento dentro di me.

Presto non potremo

più ricordare

questo nostro

lungo giorno

di primavera.

Il mio sguardo 

si perde lassù

fra le piccole stelle

dove la notte 

porta via

un fiume di parole.

Angela Baldi







domenica 21 aprile 2024

 Ti auguro di vivere

senza marca, senza etichetta, 

senza distinzione,

senza altro nome 

che quello di uomo. 

Ti auguro di vivere 

senza rendere nesuno tua vittima.

Ti auguro di vivere 

senza sospettare o condannare 

nemmeno a fior di labbra. 

Ti auguro di vivere in un mondo 

dove ognuno abbia il diritto 

di diventare tuo fratello 

e farsi tuo prossimo.

(Jean Debruynne)



mercoledì 17 aprile 2024

I figli sono come gli aquiloni

 I figli sono come gli aquiloni,

passi la vita a cercare di farli alzare da terra.

Corri e corri con loro

fino a restare tutti e due senza fiato…

Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…

e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.

Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri

che presto impareranno a volare.

Infine sono in aria:

gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.

E a ogni metro di corda

che sfugge dalla tua mano

il cuore ti si riempie di gioia

e di tristezza insieme.

Giorno dopo giorno

l’aquilone si allontana sempre più

e tu senti che non passerà molto tempo

prima che quella bella creatura

spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,

come è giusto che sia,

Allora soltanto saprai

Di avere assolto il tuo compito.

Erma Bombeck


domenica 14 aprile 2024

Quando tutto si ferma

 Distrattamente stasera conto i passi e con la testa bassa osservo:

un piede che avanza lentamente,

poi l’altro che lo sostituisce,

in un dove che non so e che non guardo.

Probabilmente è malinconia,

come stanca voglia di appartarmi.

Tempo fa l’avrei chiamata introspezione,

ma è più un azzeramento circoscritto,

un silenzio che esclude ricezione.

Sembra un’interruzione temporanea,

lo spazio che intercorre tra due note

dove la prima me la son scordata

e la seconda…

son quasi certo che non verrà suonata.

Ed è qui che tutto si ferma,

che tutto si fonde nel presente.

Ogni passo contiene la mia vita,

ogni respiro sintetizza storie,

anni, incontri…

emergono racconti.

Per un attimo sono davvero vivo,

non sono solo somma di episodi.

Per una frazione infinitesima di vita,sono quel che sono…

e il tempo se n’è andato.

Abner Rossi


sabato 6 aprile 2024

Pedro Salinas

Non importa che non ti abbia,

non importa che non ti veda.

Prima ti abbracciavo,

prima ti guardavo,

ti cercavo tutta,

ti desideravo intera.

Oggi non chiedo più

né alle mani, né agli occhi,

le ultime prove.

Di starmi accanto

ti chiedevo prima,

sì, vicino a me, sì,

sì, però lì fuori.

E mi accontentavo

di sentire che le tue mani

mi davano le tue mani,

che ai miei occhi

assicuravano presenza.

Quello che ti chiedo adesso

è di più, molto di più,

che bacio o sguardo:

è che tu stia più vicina

a me, dentro.

Come il vento è invisibile, pur dando

la sua vita alla candela.

Come la luce è

quieta, fissa, immobile,

fungendo da centro

che non vacilla mai

al tremulo corpo

di fiamma che trema.

Come è la stella,

presente e sicura,

senza voce e senza tatto,

nel cuore aperto,

sereno, del lago.

Quello che ti chiedo

è solo che tu sia

anima della mia anima,

sangue del mio sangue

dentro le vene.

Che tu stia in me

come il cuore

mio che mai

vedrò, toccherò

e i cui battiti

non si stancano mai

di darmi la mia vita

fino a quando morirò.

Come lo scheletro,

il segreto profondo

del mio essere, che solo

mi vedrà la terra,

però che in vita

è quello che si incarica

di sostenere il mio peso,

di carne e di sogno,

di gioia e di dolore

misteriosamente

senza che ci siano occhi

che mai lo vedano.

Quello che ti chiedo

è che la corporea

passeggera assenza,

non sia per noi dimenticanza,

né fuga, né mancanza:

ma che sia per me

possessione totale

dell'anima lontana,

eterna presenza.

 PEDRO SALINAS, La voce a te dovuta (Torino, Einaudi 1979)


Il vero amore

 “Il vero amore è qualcosa che riguarda le anime, non i corpi. Per questo gli affetti che dipendono dalla forma fisica sono transitori: compaiono delle rughe, qualche chilo in più o in meno e già non c'è più affetto... Questo non è amore, questa è un'attrazione magnetica passeggera, basata sull'esteriorità, senza nessuna profondità, né forza. Per il vero amore non esistono statura, né età, né apparenza, è un contatto da anima ad anima, significa amare l'energia che emana dall'altro, perché questa energia è il riassunto di tutto ciò che quella persona è internamente. Per questo tipo di sentimento non esistono le distanze, né il tempo: questo amore non si estingue nemmeno con la morte.”

Enrique Barrios