domenica 30 luglio 2023

Se fossi poesia.

 Se cresci

senza nessuno che ti dica

che sei bello o che sei bravo,

senza una parola di conforto

che ti rassicuri

dandoti il tuo posto al sole

nel mondo,

niente sarà mai abbastanza

per ripagarti di quel silenzio.

Dentro

resterai sempre

un bambino

affamato di gentilezza,

che si sente brutto,

incapace e manchevole,

qualsiasi cosa accada.

E non importa se,

nel frattempo,

sei diventato

la più bella delle creature...

Ferzan Ozpetek


mercoledì 26 luglio 2023

LA STUPIDITA'

 


Le persone intelligenti tendono sempre, inesorabilmente, a sottovalutare i rischi connessi alla stupidità,  senza rendersi conto, che  la stupidità sarebbe  ancora più pericolosa della crudeltà che può essere prevista e affrontata.

Forse allo scopo di esorcizzarne il timore, da sempre si tende a rappresentare la stupidità in chiave comica. Sono stupidi molti protagonisti di commedie di successo, alcune figure della letteratura, sono stupidi i carabinieri protagonisti di molte barzellette, e lo sono molto spesso gli asini delle favole, da quello di Buridano al ciuco in cui si trasforma Pinocchio quando smette di studiare per poter solo gozzovigliare.

 “La stupidità ha un suo fascino, ed è persino riposante” scriveva lo scrittore e umorista Ennio Flaiano.”Le persone e i libri più sciocchi sono quelli che più ci ammaliano, che più ci tentano e che ci tolgono ogni difesa”.

Ma attenzione: ridere della stupidità potrebbe renderla “simpatica” e quindi portare a sottovalutarla ulteriormente. Se infatti nella finzione lo stupido è perfettamente riconoscibile come tale, ben diversa è la situazione nella realtà.

La stupidità, anzitutto, è inconsapevole e recidiva. Il pericolo della stupidità deriva anche dal fatto che lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce a dare maggiore forza ed efficacia alla sua azione devastatrice. Lo stupido infatti non riconosce i propri limiti, resta fossilizzato nelle proprie convinzioni, non sa cambiare. Nell’ambito clinico la stupidità è la malattia peggiore, perché è inguaribile. Lo stupido è portato a ripetere sempre gli stessi comportamenti perché non è in grado di capire il danno che fa e quindi non può  autocorreggersi.

La stupidità è anche contagiosa. Questo spiega anche come interi popoli possono essere facilmente condizionati a perseguire obiettivi folli. Un fenomeno ben noto in psicologia. Il contagio emotivo proprio del gruppo diminuisce le capacità critiche, crea corto-circuiti cognitivi. Si verifica la cosiddetta “polarizzazione della presa di decisione”, si sceglie la soluzione più semplice, che spesso è anche la meno intelligente.

Oltre alla collettività, c’è un altro fattore che sembra amplificare la stupidità: il trovarsi in una posizione di comando. “Si paga caro l’acquisto del potere: il potere rende stupidi” scriveva il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Perché? Le persone al potere sono spesso indotte a pensare che proprio perché sono al potere sono migliori, più capaci, più intelligenti, più sagge del resto dell’umanità. Inoltre sono circondate da cortigiani, seguaci e profittatori che rinforzano continuamente questa illusione. Così chi è al governo arriva a compiere le più grosse sciocchezze in mezzo all’accondiscendenza generale: come nella favola dell’imperatore che, convinto di indossare abiti bellissimi, sfilava invece tra i suoi sudditi completamente nudo. Una favola che non esaspera poi tanto quello che accade nella realtà. Spesso nella quotidianità accade anche a chi si crede migliore degli altri.

Ma… e se lo stupido fossi io?

A questo punto urge una riflessione. Poiché una caratteristica degli stupidi è non sapere di esserlo, se pensiamo di non esserlo, non possiamo in realtà escludere che lo siamo, almeno qualche volta o almeno sotto qualche aspetto.  Ma quello di pensare che solo gli altri siano stupidi è un circolo vizioso altrettanto stupido. Si può infatti arrivare a convincersi che tutto sia stupido, e che al dominio della stupidità ci si debba adeguare. Ma in questo modo si finisce per essere, o sembrare, stupido. Invece in ognuno di noi c’è un fattore di stupidità che è sempre maggiore di quello che pensiamo . E che probabilmente ha anche una sua funzione evolutiva: serve infatti a farci compiere atti avventati, che in molti casi possono essere più utili che il non fare nulla. La stupidità, insomma, ci permette di sbagliare, e nell’esperienza dell’errore c’è sempre un progresso della conoscenza. Nell’elogio della pazzia, Erasmo da Rotterdam sostiene addirittura che senza certe stupidaggini non saremmo neppure venuti al mondo. La stupidità, in quanto atteggiamento irrazionale, consente all’uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. Il punto chiave, quindi, è riconoscere i propri errori e correggersi. E’ invece pericoloso non sbagliare o illudersi di essere infallibili, dire -ho sbagliato- non è solo onesto: è un modo intelligente per ridurre il potere della stupidità. Il più stupido degli stupidi è chi crede di non sbagliare mai.

Copyright ©Angela Baldi

 

 

 

giovedì 20 luglio 2023

IL BACIO - P.Neruda


Ti manderò un bacio con il vento

e so che lo sentirai,

ti volterai senza vedermi ma io sarò li

... Siamo fatti della stessa materia

di cui sono fatti i sogni

Vorrei essere una nuvola bianca

in un cielo infinito

per seguirti ovunque e amarti ogni istante

Se sei un sogno non svegliarmi

Vorrei vivere nel tuo respiro

Mentre ti guardo muoio per te

Il tuo sogno sarà di sognare me

Ti amo perché ti vedo riflessa

in tutto quello che c’è di bello

Dimmi dove sei stanotte

ancora nei miei sogni?

Ho sentito una carezza sul viso

arrivare fino al cuore

Vorrei arrivare fino al cielo

e con i raggi del sole scriverti ti amo

Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno

tra i tuoi capelli,

per poter sentire anche da lontano

il tuo profumo!

Vorrei fare con te quello

che la primavera fa con i ciliegi.



lunedì 17 luglio 2023

La vera prigione

“Non è il tetto che perde

Non sono nemmeno le zanzare che ronzano

Nella umida, misera cella.

Non è il rumore metallico della chiave

Mentre il secondino ti chiude dentro.

Non sono le meschine razioni

Insufficienti per uomo o bestia

Neanche il nulla del giorno

Che sprofonda nel vuoto della notte

Non è

Non è

Non è.

Sono le bugie che ti hanno martellato

Le orecchie per un’intera generazione

È il poliziotto che corre all’impazzata in un raptus omicida

Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari

In cambio di un misero pasto al giorno.

Il magistrato che scrive sul suo libro

La punizione, lei lo sa, è ingiusta

La decrepitezza morale

L’inettitudine mentale

Che concede alla dittatura una falsa legittimazione

La vigliaccheria travestita da obbedienza

In agguato nelle nostre anime denigrate

È la paura di calzoni inumiditi

Non osiamo eliminare la nostra urina

È questo

È questo

È questo

Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero

In una cupa prigione.”

KEN SARO-WIWA, IL POETA NIGERIANO



sabato 15 luglio 2023

L'assenza

 Deserta è la strada, 

 filtra dalle finestre

un chiarore bluastro 

quel blu spento, uniforme,

che riempie l'anima 

di malinconico stupore.

Sono  al momento 

più duro, quello dell'assenza, 

quello in cui ci si abitua 

al proprio male e  vivi 

solo a metà, perché il dolore è  vita, 

vita sanguinante, ansimante, 

e adesso che è sparito 

al suo posto c'è una tetra

rassegnazione.

Nascondo il volto spento, 

chiuso, come può esserlo

una casa dalla porta sprangata.

Sento l’anima ripiegarsi

su se stessa, assente, morta,

foglia di passaggio 

su una barca che fende le onde:

ancora un po’, fino all’ultimo

bagliore di tramonto

che  accarezzerà le rose.

Angela Baldi



venerdì 14 luglio 2023

MARIO BENEDETTI

 Con questa solitudine

infida

e tranquilla

con questa solitudine

di crepe consacrate

di ululati lontani

di mostri di silenzio

di forti ricordi

di luna congelata

di notte per gli altri

di occhi spalancati

con questa solitudine

inutile

e vuota

si può a volte

capire

l'amore.

*Mario Benedetti*



lunedì 10 luglio 2023

PASSA A PERDERMI, TI ASPETTO

 - Ti passo a perdere fra poco.

- A perdere? 

- Sì, vengo da te e ci perdiamo insieme dove ti pare.

- E se poi ci trovano?

- Ma noi ci perdiamo bene.

- Devo portare qualcosa?

- Si, quella curiosità disordinata e bella che ti rende sfacciatamente vera. La voglia di soffiare via le nuvole dal tuo cielo che da un po’ di tempo è scuro. La forza di far scivolare via la tristezza che ti ostini a tenere per mano. Gli abbracci li porto io per quando avremo freddo. 

- Ho paura.

- Ed è per questo che ogni tanto è necessario perdersi, in nuove persone, in altri luoghi, dentro nuovi viaggi. Perchè la vita passi e non ci trovi lì, fermi, ad aspettarla. Per ricominciare bisogna perdere la strada del ritorno. Per diventare persone nuove bisogna rischiare. Rompersi e rinascere. Prendere coraggio e fare quella ‘cosa’ che ci terrorizza, quella cosa che non avremmo fatto mai. Fare il primo passo per capire che siamo noi a doverci spostare da dove non riusciamo più ad essere, senza attendere che qualcosa per miracolo succeda.

(Andrea Zorretta)

Immagine: Opera di Matt Goode




sabato 8 luglio 2023

(Alejandro Jodorowsky)

 Non so dove vado, ma so con chi vado

Non so dove sono, ma so che sono in me.

Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.

Non so che cosa sia il mondo, ma so che è mio.

Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.

Non so che cosa sia l’amore, ma so che godo della sua presenza

Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.

Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudeltà.

Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso,

Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da ciò che faccio.

Non so chi sono, ma so che sono colui che non sa.

(Alejandro Jodorowsky)




NOI

 Splendono nel cielo

le emozioni

mettono le ali al cuore.

Si ferma il tempo

si alza in silenzio

verso dimore

di verità assolute.

Ti donerò ogni sogno

rivivranno le illusioni

danzeremo nel vento

mentre cercherò in te

il mio sguardo. Chiusi

in un raggio di sole

che scompare, sbocciati

in un infinito dove il mare

non ha rive, ci ritroviamo

sospesi…siamo diventati luce.

@Angela Baldi



martedì 4 luglio 2023

RISVEGLIO

 S’ode nell’ombra

 il gorgoglio di un rospo,

 un sospiro musicale

basso, una nota tremula,

una bolla d’acqua scoppiata

con suono argentino.

Che quiete triste, profonda!

Sento qualcosa  destarsi

 in me che reclama rumore,

movimento , gente,

quanto bisogna ancora

rimanere in un cupo letargo,

docile,  tremante, rassegnata

come bestia sotto la tempesta!

Discreta, sorge lenta

una bella mattina, tenera

e fresca, il gallo lancia

le  prime note, l’aria diffonde

riflessi argento e rosa.

Il mio sguardo si posa

sul cielo che si inchina

dolcemente verso l’orizzonte,

la terra accarezza,

la mia anima feconda.

@Angela Baldi


 

 

domenica 2 luglio 2023

ALDA MERINI

 Ho bisogno di silenzio

come te che leggi col pensiero

non ad alta voce

il suono della mia stessa voce

adesso sarebbe rumore

non parole ma solo rumore fastidioso

che mi distrae dal pensare.

Ho bisogno di silenzio

esco e per strada le solite persone

che conoscono la mia parlantina

disorientate dal mio rapido buongiorno

chissà, forse pensano che ho fretta.

Invece ho solo bisogno di silenzio

tanto ho parlato, troppo

è arrivato il tempo di tacere

di raccogliere i pensieri

allegri, tristi, dolci, amari,

ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.

Gli amici veri, pochi, uno?

sanno ascoltare anche il silenzio,

sanno aspettare, capire.

Chi di parole da me ne ha avute tante

e non ne vuole più,

ha bisogno, come me, di silenzio.

- Alda Merini -