Mormorava il ruscello
con la sua fonte
di acqua pura,
con le sue risate
quando faceva le curve.
Veniva il vento
a carezzare tutto
e i fiori si aprivano
ogni mattino,
e le rondini cadevano
dal cielo
e risalivano con un salto.
Era ancora bello
il mondo,
ma io ero cambiata:
piccola foglia
staccata dal ramo,
ondeggiavo lieve
nell’aria,
tremula nei miei gialli
ombreggiati di scuri
verdognoli,
i bordi accartocciati
all’insù,
come un’inconsapevole
barchetta di carta,
da un bambino dimenticata,
volavo e passavo,
non volevo morire,
non volevo
addormentarmi.
con la sua fonte
di acqua pura,
con le sue risate
quando faceva le curve.
Veniva il vento
a carezzare tutto
e i fiori si aprivano
ogni mattino,
e le rondini cadevano
dal cielo
e risalivano con un salto.
Era ancora bello
il mondo,
ma io ero cambiata:
piccola foglia
staccata dal ramo,
ondeggiavo lieve
nell’aria,
tremula nei miei gialli
ombreggiati di scuri
verdognoli,
i bordi accartocciati
all’insù,
come un’inconsapevole
barchetta di carta,
da un bambino dimenticata,
volavo e passavo,
non volevo morire,
non volevo
addormentarmi.
Angela I.Baldi
I colori dell autunno i più ricchi di poesia
RispondiEliminala mia stagione più amata complimenti bella poesia!
Ciao buona continuazione