lunedì 21 agosto 2023

Che cosa dovrei cantare?

 Io, che sono odiata dalla vita.

Non c’è nessuna differenza tra cantare e non cantare.

Perché dovrei parlare di dolcezza?

Quando sento l’amarezza.

L’oppressore si diletta.

Ha battuto la mia bocca.

Non ho un compagno nella vita.

Per chi posso essere dolce?

Non c’è nessuna differenza tra parlare, ridere,

Morire, esistere.

Soltanto io e la mia forzata solitudine

Insieme al dispiacere e alla tristezza.

Sono nata per il nulla.

La mia bocca dovrebbe essere sigillata.

Oh, il mio cuore, lo sapete, è la sorgente.

E il tempo per celebrare.

Cosa dovrei fare con un’ala bloccata?

Che non mi permette di volare.

Sono stata silenziosa troppo a lungo.

Ma non ho dimenticato la melodia,

Perché ogni istante bisbiglio le canzoni del mio cuore

Ricordando a me stessa il giorno in cui romperò la gabbia

Per volare via da questa solitudine

E cantare come una persona malinconica.

Io non sono un debole pioppo

Scosso dal vento

Io sono una donna afgana

E la (mia) sensibilità mi porta a lamentarmi.


NADIA ANJUMAN


Nadia Anjuman, viene assassinata nel 2005. Durante il regime talebano ad Harat nel 1995 frequentava un circolo letterario mascherato da scuola di cucito: La Goodle Niddle School.

Finito il regime si iscrive all'Università, studia Lettere, pubblica una pregevole raccolta di poesia: "Gul-e-dodi" ("Fiore di fumo"). Si sposa. Il marito la uccide perché declama le sue poesie in pubblico. Aveva 25 anni.



Nessun commento:

Posta un commento