S’ode nell’ombra
il gorgoglio di un rospo,
un sospiro musicale
basso, una nota tremula,
una bolla d’acqua scoppiata
con suono argentino.
Che quiete triste, profonda!
Sento qualcosa destarsi
in me che reclama rumore,
movimento , gente,
quanto bisogna ancora
rimanere in un cupo letargo,
docile, tremante, rassegnata
come bestia sotto la tempesta!
Discreta, sorge lenta
una bella mattina, tenera
e fresca, il gallo lancia
le prime note, l’aria diffonde
riflessi argento e rosa.
Il mio sguardo si posa
sul cielo che si inchina
dolcemente verso l’orizzonte,
la terra accarezza,
la mia anima feconda.
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