Deserta è la strada,
filtra dalle finestre
un chiarore bluastro
quel blu spento, uniforme,
che riempie l'anima
di malinconico stupore.
Sono al momento
più duro, quello dell'assenza,
quello in cui ci si abitua
al proprio male e vivi
solo a metà, perché il dolore è vita,
vita sanguinante, ansimante,
e adesso che è sparito
al suo posto c'è una tetra
rassegnazione.
Nascondo il volto spento,
chiuso, come può esserlo
una casa dalla porta sprangata.
Sento l’anima ripiegarsi
su se stessa, assente, morta,
foglia di passaggio
su una barca che fende le onde:
ancora un po’, fino all’ultimo
bagliore di tramonto
che accarezzerà le rose.
Angela Baldi
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