domenica 5 marzo 2023

“Poesia di un soldato russo:

 Ho tradotto quest’altra poesia in lingua italiana dall’inglese. L’originale è stata scritta in russo. #Pray for Ukraine. (Antonio Sacco)


Mamma, sono prigioniero, ma non piangere.

Al riparo, ora come nuovo.

Sono stato curato da un medico di Kherson

Stanco, esausto e sfinito.

Mi ha curato. Hai sentito mamma?

Ho colpito la città da "Gradov",

E metà degli ospedali ora sono solo spazzatura

Ma mi ha curato: "Questo è necessario".

Mamma, sono un mostro, mi dispiace.

Ci siamo persi in fiumi di bugie.

Per tutta la vita devo portare questa croce.

Ora i miei occhi sono aperti.

Siamo stati portati in posti

(???)

E non abbiamo creduto ai nostri occhi:

Che cosa abbiamo fatto a Kherson!

Gli ospedali sono pieni di feriti.

Qui tutti maledicono i russi.

Un padre, più bianco di un lenzuolo,

Scuote un bambino morto.

Madre, io sono un mostro, un carnefice.

E non ci sono terroristi qui, madre.

C'è solo un gemito e un pianto umano,

E noi siamo più terribili per loro dei nazisti.

Noi, madri, siamo stati mandati al macello,

Il comandante del battaglione non era dispiaciuto per noi.

Poi un uomo di Kherson mi ha gridato: “Fermati!

Scendi, idiota!" - e un altro madre.

Non voleva spararmi.

Lui è un umano e io sono un assassino.

Mi ha tirato fuori dalla battaglia! Hai sentito, madre,

Io, un assassino, un succhia sangue!

Mamma, sono prigioniero, ma non piangere.

Al riparo, ora come nuovo.

Sono stato curato da un medico di Kherson

Stanco, esausto e sfinito.

Lui ha svolto il dovere medico

Ed io, bruciando di vergogna,

Per la prima volta ho potuto pensare:

«Chi ha bisogno di una guerra come questa?»

... questa poesia, scritta da un soldato russo, si è diffusa rapidamente su internet, viene distribuita come un volantino


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