martedì 15 settembre 2020

Senza titolo

 Lasciai cadere il tempo sul tuo nome,come si adagia il marmo sulla terra e

l’acqua si sparge sulle braci. Mi vestii di lutto come le donne che disfano

le culle vuote da tanto le guardano; e vidi il sangue scendere finalmente sulla ferita,

come la cera che si rapprende sul palmo della mano prima di perdersi nelle dita in polvere. 

Se ti dimenticai, fu perché volli qualcuno che mi chiamasse, un corpo che fosse un altro sul mio corpo, una voce offerta per la mattina. 

Ma niente, ma nessuno. Se il tempo non si fosse abbattuto sul tuo nome, avrei potuto almeno ora ricordarti – poiché non c’è lapide senza corpo né cenere che non abbia arso. E la casa è oggi più fredda che mai: lasciai passare il tempo sul tuo nome, e non c’è focolare, non c’è nido, non ci sono figli che si possano perdere da me, né candele per riempire di memoria questo silenzio.

 

Maria do Rosário Pedreira




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