mercoledì 17 ottobre 2012

CLANDESTINO

Clandestino non è solo un sinonimo volgare e presuntuoso che etichetta l'immigrato "irregolare" o in modo sbrigativo, ignorante e bigotto, l'immigrato in generale.
Il clandestino è anche l'operaio che esce di casa la mattina presto e non sa se tornerà dalla sua famiglia. Clandestino è chi non riesce ad arrivare alla fine del mese e chi ci arriva, ma per lavorare deve abbandonare la vita, la sua esistenza, diventando una macchina di profitto. L'uomo ha bisogno di vivere serenamente di passioni, di affari pubblici e di amore. Non può ridursi in una semplice macchina. Il clandestino sei anche tu che non hai la possibilità di vivere in un paese veramente democratico e civile. Clandestino sei tu che non partecipi o che ti viene impedito di farlo. Clandestino sei tu che sei trattato come un semplice numero.
Clandestino è il clochard, l'invisibile snobbato e scacciato da tutti i "benpensanti".Clandestini sono gli studenti e i ricercatori precari che vedono perdere il loro diritto allo studio, al sapere e rincorrere la strada delo sbando. Clandestini sono tutta quella galassia di giovani delle periferie e non, che vagano per le città senza una meta. Clandestini sono gli sfruttati e gli sfrattati che non hanno più un riparo e un letto dove dormire. Clandestina è la natura, cementificata e occupata da uomini arroganti. Clandestini sono gli anziani, sempre più abbandonati alla vita frenetica dei loro figli e i bambini, lasciati senza i diritti fondamentali. Clandestine sono le prostitute umiliate,violentate in continuazione e trattate come carne da macello. Clandestini sono tutti i poveri della terra, gli incompresi e quelli che chiamano"matti". Clandestini sono i desolati, malnutriti, schiavizzati, incatenati e sofferenti.
Se vogliamo generalizzare, Clandestine sono tutte  le minoranze indifese del mondo, schiacciate da ogni Stato nazionale e da questa folle e ingiusta economia mondiale. In gran parte dei paesi del pianeta, la maggioranza avida e indifferente, calpesta e limita le libertà dele minoranze, usando metodi di violenza fisica, psicologica e economica.
(Tratto dall' introduzione del libro "Feisal" di Andrea Onori-Book Sprint Edizioni)

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