Ti riscopro, stanotte,
nelle bianche luci sparse
sul ramo secco di ciliegio,
come stelle di strane
appoggiate sulla piccola grotta,
mani innocenti hanno deposto
statuine dipinte a mano.
Ti riscopro nelle voci
argentine che intonano
allegre canzoni, nelle risate,
nelle mani esperte che creano
dolci di mille forme e sapori.
Ti riscopro in questa tiepida
dolcezza che mi invade,
nel calore dei miei affetti
più cari, nelle ciaramelle
che dalla strada riportano
quegli antichi odori
di vaniglia e vin cotto.
Ti riscopro, in questa nebbia
che, bugiarda, mi lascia
intravedere sogni e speranze
di un domani generoso.
Ti riscopro, triste, malinconico,
come un vecchio amico
che ogni anno ritorna,
per ricordare insieme.
(Angela Baldi)
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