domenica 1 maggio 2011

AVALANCHE

Mi ha travolto una valanga, e la mia anima fu sepolta.
Quando non ero lo straccio d'uomo che vedi ora, dormivo presso una collina d'oro.
Tu che vuoi dominare il dolore, sarai presto mio schiavo.
Sei capitato dalle mie parti mentre andavi in cerca d'oro,
questo storpio che vesti e nutri non patisce freddo o fame,
non cerca affatto la tua compagnia finanche al centro del centro della Terra.
Quand'ero su un piedistallo, non mi ci hai mica messo tu,
le tue leggi non mi piegheranno mai a servili e grotteschi inchini,
perchè sono io, io stesso il piedistallo dello storpio qui che stai a guardare.
Se vuoi dominare il dolore, dovrai imparare quello che piace a me,
le briciole d'amore che centellini per me son le briciole che lascio cadere io.
Il tuo dolore non conta nulla qui, è appena appena l'ombra del mio.
Ho iniziato a volerti, io che non ho desideri,
io che non ho alcun bisogno di te ho iniziato a cercarti.
Credi di essere lontano da me, ma ti sento persino respirare.
Non vestirti di stracci per me, so che non sei un pezzente,
non mi ami più con la stessa dedizione ora che la tua fede è svanita.
E' il tuo turno ora, amore mio, è nella tua carne adesso che vivo.

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