Ondeggiano i rami
sullo sfondo di un cielo puro
sembrano coperti di neve
è la stagione dei fiori …
Li muove l’alito
del vento di maggio
è freddo, i petali
accartocciati si difendono
girando al suolo
i biondi pistilli.
Infilandosi tra i rami
il sole rivela intrecci
di venuzze delicate
nel candore dei petali.
Fragile immaterialità dei fiori!
C’è qualcosa di vivo
di quasi umano, il vento
li scuote senza sgualcirli.
Con aria sognante
si lasciano dondolare
sembrano sul punto di cadere
solidamente attaccati
ai rami sottili, lucenti.
Le api vanno e vengono
penetrano nei calici
avidamente a teste basse
bevono, il corpo freme
in una sorta di spasmodica allegria.
Un calabrone si dondola
sull’ala del vento, si muove
piano
e l’aria riempie del suo canto
placido e solare.
Nella quiete del giardino
i suoni aleggiano
portati dalla
brezza leggera.
(Angela)
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