E’ giunto il tempo…
lo aspettavamo, inconsapevoli
abbiamo vissuto e aspettato,
simili a uccelli notturni
in una stanza piena di luce.
I volti sfiniti, pallidi come
le foglie avvizzite del sole
rovente, noi, i poveri,
i perdenti, quelli che non sanno
trarsi mai d’impaccio, quelli
che vengono respinti ovunque,
che restano sempre in fondo
nell’ultima fila,imprigionati,
come quei fili d’erba
che si vedono galleggiare sull’acqua,
trattenuti da lacci invisibili
mentre il torrente scorre
tutto intorno…
Noi, i poveri, ad ogni ora
segnata dalle lancette, sbigottiti,
simili a spighe di grano
piegate in un giorno di tempesta,
abbiamo lasciato barattare la
carità,
ci aggreghiamo gli uni agli
altri
come bestie smarrite che si cercano
e si raggruppano per chetare
la coscienza ribelle, sentirsi buoni,
meritevoli del paradiso promesso...
Il tempo è giunto. Troppo
tardi per un doloroso rimpianto.
(Angela)
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