Io ti parlo ed è notte
è notte
solo il silenzio
è qui ad ascoltarmi.
Fili di parole
mai pronunciate
tesso dai ricordi
dell’ infanzia.
Una clausura spirituale
che accetto
disperata
ha chiuso il solo spiraglio
aperto fra noi.
Io ritorno bambina
è notte
ti tendo le braccia
ricadono
inerti
non placano
il terrore
di solitudine.
Fuggono
gli arabeschi sui muri
da penombre
di oggetti:
non mi spaventano più
non ho più paura.
Parla di te
il rimpianto
è notte
diventi padre
l’uomo che desideravo.
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