venerdì 12 settembre 2014

Dolore


Una luce sulfurea
cade con il temporale,
tinge con un balenio rossatro
il cielo e rievoca
istanti che credevo dimenticati.
Che inutilità la vanità
di ogni lamento!
La realtà mi viene restituita
in ciò che ha di imperituro:
non riesce l’essenza
a cancellare il passato.
Come un colpo di vento
spazza le foglie morte
e rivela la forma di un albero,
così, io metto in luce quello
che era rimasto in ombra.
Sento con dolore il tempo
che passa, mi abbandono
con commozione a ciò che
non rivedrò più.
Sento l’anima che si apre
su un abisso, una voce,
un profumo alza il sipario
sui ricordi…
ciò che più non avrò
quelli che più non vedrò.
Sola nella notte
il silenzio mi sovrasta
la volta scintillante di stelle
inesorabile mi schiaccia.
          (Angela)

venerdì 5 settembre 2014

Versi come onde





Sentire
il cuore
stringersi in ragnatele
di illusioni, vivere l’esistenza
all’ombra di un nuovo sogno impossibile.
Con la mente fermare la realtà di sereni, remoti ricordi, irripetibili.
Veder morire con il giorno una vita duramente creata che scivola lentamente addosso.
(Angela)

martedì 2 settembre 2014

Ma che colpa ho?




Ma che colpa ho?

Che colpa ho se il giorno della nostra partenza dal
cielo siamo stati mandati in posti diversi sulla terra,
Che colpa ho se il mio si chiama Africa.

Che colpa ho se il giorno del mio arrivo sono stato
ricevuto da un allevatore di bestiame anziché
da un ginecologo,
Che colpa ho se la mia sala parto si chiama
campo profugo.

Che colpa ho se i primi suoni che ho sentito nella vita erano quelli di bombe, mitra e fucili,
Che colpa ho se la prima parola che ho imparato
è stato 'nemico'.

Che colpa ho se per dissetarmi devo fare dei buchi
nella terra per cercare qualche goccia d'acqua,
Che colpa ho se per sfamarmi devo aspettare il giorno
fortunato in cui qualche pannocchia e fagioli vengono lanciati da un aereo amico.

Che colpa ho se i miei giocattoli sono proiettili, bombe a mano e mine inesplose,
Che colpa ho se l'unica giostra che conosco si
chiama 'bunker'
Che colpa ho se i miei amici inseparabili si chiamano dissenteria, malaria e colera. Gli amici che fanno di tutto per non lasciarmi solo neanche per un giorno.
Che colpa ho se la parola vaccino per me esiste solo
nelle favole.

Che colpa ho se mi hanno convinto che per vivere
qualcuno (il nemico) deve morire da qualche altra parte.
Che colpa ho se nonostante la mancanza di cibo
e d'acqua sono 'cresciuto' molto in fretta ugualmente, diventando un adulto solo a quattro anni.
Che colpa ho se io sono un bambino africano!!!

Blessing Sunday Osuchukwu - tratto da "Le lacrime degli angeli"
ph: andykristian.com

lunedì 1 settembre 2014

Andiamo

Tornato è l'autunno…
rincorre foglie raminghe
che il vento di ponente conduce,
 foglie assopite
che alberi silenti abbandonano.
Intanto piove e i pensieri
si fanno cadenti, come  ricordi
abbandonati dalla vita.
Le tue ali di silenzio
mi portano verso nuove mete.
Andiamo...
c'è un mare più grande
che non ho mai navigato.
Mi scorri dentro
con la profondità dei tuoi occhi,
occhi grandi
da specchiarmi in te,
dove raccolgo brandelli di lacrime,
smarrite sul volto del tempo.
Nel silenzio della notte,
gli alberi graffiano il buio
 per aprire la lama opale
 del mattino
quando, all'orizzonte,
entra nello spazio infinito
e spicca il volo.
Andiamo…

(Angela)