mercoledì 30 giugno 2010

Il tempo e l'universo

L'universo ha 15.000.000.000 di anni ed è ancora vitale in piena espansione verso una forte
esplosione o verso il freddo dell'entropia : questo è ancora un punto interrogativo.
L'universo, nato da un intensa esplosione ha dato via al tempo così come noi lo conosciamo.
In questi quindici miliardi di anni sono nate galassie e si sono succedute generazioni di stelle.
L’uomo da sempre scruta il cielo per avvicinarsi a comprendere l’universo.

sabato 26 giugno 2010

Murder in the cathedral-T.S.Eliot

Noi non sappiamo molto del futuro o solo questo: di generazione in generazione è un ripetersi di cose sempre uguali. Gli uomini non imparano molto dall’esperienza degli altri. Ma nella vita di un uomo non torna mai lo stesso tempo. Spezzare la corda, cambiar pelle. Solo il pazzo,prigioniero di una follia, può pensare di far girare la ruota sulla quale egli gira.

lunedì 21 giugno 2010

L'uomo ha in sè il seme di una grande fioritura

L’uomo è una macchina, ma non è nato per essere una macchina e morire come una macchina. L’uomo ha in sé il seme di una grande fioritura di consapevolezza, ha la possibilità di diventare divino; ma questo non accade. Non accade perché l’uomo è stato ipnotizzato dalla società, dallo stato, dalla chiesa istituzionalizzata dagli interessi costituiti. La società ha bisogno di schiavi e l’uomo può rimanere uno schiavo solo se non gli viene permesso di crescere fino alla sua completa fioritura. La società ha bisogno della vostra carne e della vostra pelle e naturalmente questo non piace a nessuno.
Di conseguenza, l’intero processo di socializzazione e di civilizzazione non è altro che una profonda ipnosi. L’uomo viene ipnotizzato fin dal primo istante successivo alla sua nascita. Viene ipnotizzato a credere che la società esiste per il suo bene, a suo favore, cosa totalmente falsa. Viene ipnotizzato a credere che la società esiste per il suo bene, a suo favore, cosa totalmente falsa. Viene ipnotizzato a credere di essere immortale: non lo è. Ha la possibilità di esserlo, ma non lo è. E se l’ipnosi continuerà, l’uomo non sarà mai immortale. Tu vivi solo in quanto essere mortale, perché vivi nel corpo. Il corpo morirà. Ciò che è nato, è destinato a morire. La nascita è l’inizio del corpo, e la morte è la sua fine. Conosci qualcos’altro in te che vada oltre il corpo? Hai sperimentato qualcosa che sia più elevato o più profondo del corpo. Hai visto in te qualcosa che esisteva anche prima della tua nascita? Se l’hai visto, allora sei immortale. Se conosci il tuo volto, il tuo volto originale, il volto che avevi prima di nascere, allora sai che sarai qui anche dopo la tua morte; altrimenti non lo sai. L’uomo può essere immortale. ma vive sovrastato dalla morte perché vive identificato con il corpo. La società non ti consente di conoscere niente oltre il corpo. La società ha interesse solo per il tuo corpo: il tuo corpo può essere usato, la tua arma è pericolosa. Un uomo con l’anima è sempre pericoloso, perché un uomo con l’anima è un uomo libero, non può essere ridotto in schiavitù. Un uomo che sa di avere un’anima immortale, ha una dedizione profonda verso l’esistenza stessa, verso Dio. Non si cura per niente delle strutture sociali costruite dall’uomo, né dalla civiltà, né dalla cultura. Per lui queste sono celle di una prigione. Non esiste come cristiano, né come hindu, né come musulmano. Non può far parte della folla. Esiste come individuo. Il tuo corpo fa parte della folla, la tua anima no. La tua anima è profondamente individuale: ha la fragranza della libertà. Ma la tua anima non può essere usata in alcun modo nel mondo degli affari. La società ha bisogno solo del tuo corpo. E se inizi a lottare per far affiorare la tua anima, diventi un grave pericolo per la società, perché in tal caso i tuoi interessi cambiano. Da estroverso divieni introverso: inizi a muoverti entro la dimensione interiore. La società esiste all’esterno e vuole che tu rimanga estroverso, che i tuoi interessi siano il denaro, il potere, il prestigio, in modo che le tue energie continuino ad andare verso l’esterno. Se cominci a muoverti verso l’interiorità significa che sei divenuto un dropout: non fai più parte della competizione, il gioco che gli altri fanno all’esterno. Cominci a scavare in profondità nel tuo essere. Ed è lì la FONTE DELL’IMMORTALITA’. La società ti impedisce di entrare nella tua dimensione interiore. E il modo migliore per impedirtelo è darti l’idea fasulla che stai già entrando dentro di te. Quando vai in chiesa, non stai entrando nella tua interiorità. Quando vai al tempio non stai entrando nella tua interiorità. Ma il mondo ti ha ipnotizzato facendoti credere che, se vuoi entrare nella tua interiorità, devi andare dai preti. Ma i preti sono agenti dello stato e della società. I preti sono sempre contrari ai mistici, perché colui che va da un mistico comincerà ad entrare nella sua dimensione interiore. Un mistico vive in un modo totalmente diverso. Le sue energie si muovono in una diversa gestalt. Il suo fiume fluisce verso l’interiorità. Perciò colui che va da un mistico entrerà in sintonia con lui e comincerà ad entrare nella propria interiorità in modo naturale, semplice e spontaneo. Stare con un maestro, con un mistico serve solo e unicamente a questo…Ricordati che devi andare lontano. Ricorda che devi liberarti delle trappole che la società ha messo intorno a te. Ricorda che non hai ancora adempiuto il compito per cui sei venuto sulla terra. Ricorda che sei solo un seme, non sei ancora un’anima.
(Osho)

venerdì 18 giugno 2010

Ognuno...


"Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera"
S. QUASIMODO

giovedì 17 giugno 2010

Il tempo passa

Tutto viene per passare, niente viene per restare
[Matthew Flickstein, monaco buddista - psicoterapeuta]

martedì 15 giugno 2010

C'è tempo


Dicono che c'è un tempo per seminare

e uno che hai voglia ad aspettare

un tempo sognato che viene di notte

e un altro di giorno teso

come un lino a sventolare.
C'è un tempo negato e uno segreto

un tempo distante che è roba degli altri

un momento che era meglio partire

e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C'è un tempo perfetto per fare silenzio

guardare il passaggio del sole d'estate

e saper raccontare ai nostri bambini

quando è l'ora muta delle fate.
C'è un giorno che ci siamo perduti

come smarrire un anello in un prato

e c'era tutto un programma futuro

che non abbiamo avverato.
È tempo che sfugge, niente paura

che prima o poi ci riprende perché c'è tempo,

c'è tempo c'è tempo, c'è tempo

per questo mare infinito di gente.
Dio, è proprio tanto che piove

e da un anno non torno

da mezz'ora sono qui

arruffato dentro una sala d'aspetto

di un tram che non viene

non essere gelosa di me della mia vita

non essere gelosa di me

non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo

qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato,

dipinto, segnato e quello dopo perduto via

senza nemmeno voler sapere

come sarebbe stata la sua fotografia.
C'è un tempo bellissimo tutto sudato

una stagione ribelle l'istante in cui scocca

l'unica freccia che arriva alla volta celeste

e trafigge le stelle è un giorno

che tutta la gente si tende la mano

è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto,

io credo da molto lontano

è il tempo che è finalmente

o quando ci si capisce

un tempo in cui mi vedrai accanto a te

nuovamente mano alla mano

che buffi saremo

se non ci avranno nemmeno avvisato.
Dicono che c'è un tempo per seminare

e uno più lungo per aspettare

io dico che c'era un tempo sognato

che bisognava sognare.

Ivano Fossati